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Unimore primeggia tra gli atenei generalisti per la performance e l'occupazione dei suoi laureati

La laurea conseguita in Unimore continua ad essere un efficace passe-partout per il mondo del lavoro e l’Ateneo passa brillantemente l’esame dei suoi laureati e anche del confronto con gli altri atenei italiani.

Lo attesta il Consorzio interuniversitario AlmaLaurea che, nel suo ultimo rapporto relativo alla indagine sulla occupazione laureati 2016, intervistati dopo un anno dal conseguimento del titolo, afferma che la disoccupazione dei laureati Unimore è ulteriormente scesa fino al 10,0%, risultando inferiore di ben - 1,7 punti percentuali rispetto all’anno precedente. Se confrontata con il livello della disoccupazione giovanile a dicembre 2017 in Italia (fascia di età 15/24 anni – fonte Istat), che era del 40,1%, ci si può rendere facilmente conto di quanto sia apprezzata dal mondo del lavoro la laurea conseguita a Modena e a Reggio Emilia.

Anche rispetto al complesso del sistema universitario italiano, Unimore evidenzia per i suoi laureati un indice di disoccupazione che è quasi la metà di quello nazionale, attestato - sempre secondo AlmaLaurea - al 18,2%. Inferiori alla media nazionale anche i tassi di disoccupazione delle altre Università emiliane: Bologna 14,7%; Ferrara 14,6% e Parma 15,3%.  

Il generale apprezzamento per la laurea conseguita in Unimore è – certamente -  risultato di un contesto socio-economico particolarmente favorevole, composto da un tessuto imprenditoriale e produttivo molto dinamico, ma non può essere disgiunto dall’accento strategico che Unimore pone alla qualità didattica dei suoi corsi di laurea e al modo in cui segue il percorso di studio dei suoi iscritti: il 65,2% degli studenti si laurea regolarmente in corso, quando la media nazionale è appena il 51,1%. In Italia tra gli atenei generalisti con più di 3.000 laureati Unimore è terza, poiché riescono a fare meglio solo Venezia Ca’ Foscari (65,7%) e Bologna (65,4%). Il dato dei laureati regolari per le altre università dell’Emilia Romagna, invece, è: Ferrara (53,9%); Parma (50,5%).

Così pure l’apprezzamento per Unimore da parte dei giovani non va disgiunto dalle opportunità offerte ai suoi studenti di confrontarsi col  mondo del lavoro durante gli studi, frequentando tirocini o stage fuori dell’università: sono il 52,9% sul totale di coloro che in Unimore hanno effettuato tirocini durante gli anni di studio (77,6%). Quanto a opportunità di tirocini/stage Unimore è terza in Italia tra gli Atenei generalisti con più di 3.000 laureati: fanno meglio solo Venezia Ca’ Foscari (79,8%) e Verona (78,2%). Mentre per quanto riguarda la quota dei tirocinanti che hanno sostenuto questa esperienza fuori dall’università - sempre tra gli Atenei con più di 3.000 laureati - Unimore è seconda, preceduta soltanto da Verona (58,3%). Il dato medio nazionale in questo caso è del 37,2%, mentre negli altri atenei emiliano-romagnoli si va dal 39,3% di Bologna al 48,5% di Ferrara e al 40,9% di Parma. 

E’ da un insieme complesso di fattori che discende il lusinghiero giudizio espresso nelle interviste dai laureati Unimore, giudizio che, a proposito degli anni trascorsi in Università a Modena e a Reggio Emilia e sulle condizioni di vita accademiche trovate, ovvero sui servizi ed i rapporti instaurati con docenti e colleghi, fa sì che ben il 78% dichiara che ripeterebbe lo stesso corso e sempre in Unimore, una percentuale di soddisfazione che è la più alta tra gli atenei generalisti italiani con oltre 3.000 laureati (la media italiana nel sistema universitario è del 69,1%).

Tutto questo si traduce nel fatto che per un laureato Unimore tra l’inizio della ricerca di un posto di lavoro ed il reperimento del primo lavoro trascorrono poco più di due mesi (2,1). 

Le indagini AlmaLaurea – afferma il Magnifico Rettore Unimore prof. Angelo O. Andrisano – ci restituiscono ancora una volta la realtà di una università, la nostra, che sa rispondere alle attese del tessuto economico-sociale e si pone ai vertici della qualità, non solo per le attività formative promosse ma anche per le prospettive occupazionali dei suoi laureati. La politica di Ateneo di questi anni ci consente, infatti, di avere percorsi formativi unici in Italia, definiti in accordo con la società ed il mondo produttivo, che hanno portato Unimore a conquistarsi meritato apprezzamento in ambito nazionale ed internazionale. Vedere che tanti giovani che escono dalle nostre aule trovano facilmente lavoro è una enorme soddisfazione, che ripaga i nostri sforzi. Siamo, inoltre, grati alle nostre ragazze e ragazzi per i giudizi che hanno espresso su di noi e per la soddisfazione sugli anni trascorsi insieme a noi. Ci lusingano e ci trasmettono fiducia a proseguire sulla strada intrapresa”.   

Unimore – aggiunge il prof. Marco Sola, Delegato del Rettore per la Didattica - consolida e rafforza il suo status di ateneo ai vertici in regione e nel Paese per efficienza del percorso formativo, successo occupazionale e conseguentemente soddisfazione dei propri laureati. Questi risultati negli aspetti chiave dell’azione dell’ateneo vengono ottenuti da diversi anni e si accompagnano ad  una lunga fase di crescita dimensionale in termini di offerta di corsi di studio e studenti iscritti. Ciò li rende ancor più significativi e accresce l’impegno che tutte le componenti dell’ateneo dovranno profondere per mantenere e migliorare questo livello qualitativo, che dovrà sempre essere perseguito non per le classifiche in sé, ma per rafforzare il ruolo di Unimore quale asse portante per lo sviluppo culturale, sociale ed economico delle comunità in cui opera”.

Nella foto da sinistra: Marco Sola (Delegato Didattica), Angelo O. Andrisano (Rettore) e Sergio Ferrari (Pro Rettore)

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Allegato: Comunicato stampa generale
Allegato: Slides presentazione dati AlmaLaurea

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Articolo pubblicato da: Ufficio Stampa Unimore - ufficiostampa@unimore.it il 10/07/2018