RE-SEARCH ALPS, progetto europeo coordinato da Unimore, presenta i risultati a un anno dall'esordio
RE-SEARCH ALPS - Research Laboratories in the Alpine Area, progetto europeo coordinato da Unimore, per la costruzione di un imponente database per la mappatura dei laboratori e centri di ricerca della macroarea alpina, fa il punto presentando ufficialmente i propri avanzamenti, a circa un anno dal suo esordio, come accaduto in occasione del 51simo Meeting del Technology and Innovation Policy Working Party dellOCSE, che si è tenuto a Parigi, allinterno della sessione di aggiornamenti sui paesi dellOcse.
Dopo un anno di lavoro, il gruppo che opera nellambito di RE-SEARCH ALPS, consorzio a cui aderiscono con Unimore, lUniversità di Milano, il MIUR, il Ministero delleducazione francese e lazienda francese Sidetrade, ha prodotto una versione Beta della piattaforma web, con i dati relativi ai laboratori e ai centri di ricerca italiani e francesi e organizzato un dataset che contiene già ora dati di circa 70.000 organizzazioni e 60.000 progetti di innovazione.
Responsabile scientifico del progetto è il prof. Francesco Guerra del DIEF Dipartimento di Ingegneria Enzo Ferrari di Unimore, impegnato a coordinare gli aspetti informatici attraverso la programmazione di software in grado di raccogliere, riconoscere e sistematizzare un così ampio quantitativo di dati, assieme alla prof.ssa Margherita Russo del DEMB Dipartimento di Economia Marco Biagi di Unimore, impegnata nella identificazione delle varie categorie di organizzazioni attive nel campo della ricerca e nella modellizzazione dei dati raccolti.
Il sistema messo in piedi finora, disponibile allindirizzo: http://researchalps.data-publica.com rappresenta una piccola parte di quello che a giugno 2019 punta a presentarsi come un imponente strumento transnazionale, il primo nel suo genere in Europa, per completezza e quantità di informazioni, di mappatura si pensa - di oltre 250 mila realtà che si occupano di ricerca e innovazione scientifica nei territori interessati dal progetto: Italia, Francia, Svizzera, Austria, Slovenia, Germania e Lichtenstein e 48 regioni della strategia europea macro-regionale per la regione alpina EUSALP.
Ad oggi il lavoro principale, e più complesso, affrontato dai ricercatori è stato quello legato alla definizione di standard per il riconoscimento e linterpretazione dei dati e per la loro successiva integrazione. Per ogni nazione coinvolta, infatti, sono notevolmente differenti i criteri di definizione di cosa sia un centro di ricerca e per quale finalità si caratterizzi, senza tralasciare la complessità dovuta alle numerosissime fonti da cui reperire dati utili (ministeri, università, aziende private, database già esistenti, ma solo su basi nazionali o limitati per settore).
In questo anno di attività i ricercatori hanno costruito il profilo di decine di migliaia di centri di ricerca pubblici e privati, italiani e francesi, a partire da circa quindici fonti, estraendo ed elaborando le voci per produrre un unico dataset di informazioni.
Intenzione di RE-SEARCH ALPS è contribuire a favorire il dialogo e lincontro fra ricerca e produzione, aziende e laboratori scientifici, fornendo un panorama complessivo di chi opera nei vari ambiti di ricerca e sviluppo, identificandone attività e peculiarità, per metterle a disposizione di aziende alla ricerca di idee e soluzioni innovative. Un progetto che punta quindi a stimolare e rafforzare il dialogo e le contaminazioni fra ricerca e impresa, in un network internazionale, incoraggiando imprese, università e laboratori alla collaborazione.
Fra dicembre 2018 e la fine del progetto verrà completata la mappatura anche dei dati relativi a Svizzera, Germania, Austria, Slovenia e Lichtenstein. I dati raccolti saranno utilizzati anche dalla piattaforma EUSALP Platform of Knowledge, uno strumento che EUSALP mette a disposizione di tutti gli utenti interessati, consultabile gratuitamente attraverso schede di presentazione o mediante una mappa 3D della macroarea alpina.
La mappatura delle organizzazioni che si occupano di ricerca e innovazione sostiene la prof. Margherita Russo di Unimore - ha un indubbio valore nel sostenere la creazione di un eco-sistema favorevole allinnovazione, perché queste sono le imprese che in maniera prioritaria concorrono a promuovere lo sviluppo e la crescita di un territorio. Il progetto rappresenta una sfida dal punto di vista tecnologico aggiunge il prof. Francesco Guerra di Unimore - visto che è necessario disambiguare e integrare in un'unica sorgente i dati provenienti da numerose sorgenti open data, con informazioni estratte dai siti web, anche in lingue diverse.
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Articolo pubblicato da: Ufficio Stampa Unimore - ufficiostampa@unimore.it il 22/06/2018