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Giornata internazionale dell'Infermiere: iniziative Unimore a Modena e Reggio Emilia

In occasione della Giornata internazionale dell’Infermiere, l’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Modena (OPI), col patrocinio di Unimore, della Federazione Nazionale Ordini Professioni Infermieristiche (FNOPI), e delle due Aziende sanitarie locali, ha deciso di riservare un momento dedicato agli infermieri neo laureati dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia.

 “Il premio per la migliore tesi di laurea - ha dichiarato la prof.ssa Paola Ferri, Presidente del corso di laurea in Infermieristica di Modena - ha l’obiettivo di valorizzare gli elaborati che si sono distinti per originalità e rigore metodologico, favorendo quindi lo sviluppo della ricerca infermieristica. La presentazione delle tesi vincitrici alla comunità professionale sarà un’occasione di condivisione e contributo alla crescita culturale della professione infermieristica”.

L’iniziativa, intitolata “ L’infermieristica che avanza ” si terrà sabato 12 maggio dalle ore 9.00 presso l’Aula 1.1 del Centro Servizi Didattici della Facoltà di Medicina e Chirurgia (via del Pozzo 71) a Modena. Nel corso di questa iniziativa alla presenza del Pro Rettore Unimore prof. Sergio Ferrari, della Presidente del Corso di Laurea in Infermieristica di Modena prof.ssa Paola Ferri e del Presidente dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Modena dott.ssa Carmela Giudice si procederà alla presentazione e premiazione di 7 elaborati, oggetto di altrettante tesi di laurea, da parte di laureati nell’anno accademico 2016/2017 del corso di laurea in Infermieristica di Modena.  

Tra i laureati distintisi verranno premiati: Martina Battilani, autrice di una tesi su “Collaborazione interprofessionale: un’indagine esplorativa per la valutazione dell’attitudine alla collaborazione di medici ed infermieri”; Matteo Giovanetti con una tesi dal titolo “La presenza dei famigliari durante le manovre di rianimazione: un’indagine qualitativa rivolta agli operatori della Terapia Intensiva polivalente del Policlinico di Modena”; Paolo Macchitelli, che riferirà della sua tesi riguardante “Gestione intra-ospedaliera di una maxi-emergenza in Pronto Soccorso. Esperienza del Policlinico di Modena”; Alessia Pelliciari, che esporrà la sua tesi su “Riduzione del rischio di incidenti violenti in ambito sanitario: l’infermiere e la de-escalation”; Camilla Secchi, autrice di uno “Studio fonti: indagine esplorativa sulle fonti utilizzate dagli infermieri per aggiornare le conoscenze relative alla pratica assistenziale”;  Elisa Severino che ha scritto una tesi su “L’efficacia del bagno quotidiano con Clorexidina in terapia intensiva per la prevenzione delle infezioni: revisione sistematica della letteratura”; Giulia Venturelli che parlerà su “Intelligenza emotiva, empatia e alessitimia negli studenti del I e del III anno del corso di laurea in Infermieristica dell’Università degli Studi di Modena e Regio Emilia”. 

In contemporanea a Reggio Emilia il corso di laurea in Infermieristica di Unimore organizza un convegno dal titolo “ Il coinvolgimento del paziente esperto nella formazione universitaria di base dell’Infermiere ”. L’iniziativa sarà ospitata nell’Aula D 1.1 del complesso universitario Palazzo Dossetti (Viale Allegri 9). 

L'aumento delle malattie cronico - degenerative e la conseguente necessità di ridefinire i modelli di erogazione delle cure sanitarie, richiedono professionisti capaci di creare alleanze con le persone assistite.  Il paziente coinvolto nel proprio percorso di cura assume un ruolo centrale nella gestione della malattia, percepisce una migliore qualità della propria esistenza con impatti significativi anche in termini di esiti sulla salute.

“Sulla base di queste premesse – dichiara la prof.ssa Daniela Mecugni, Presidente del corso di laurea in Infermieristica di Reggio Emilia di Unimore - la formazione dei futuri infermieri deve essere orientata a considerare la persona protagonista del proprio percorso di cura e portatore di un'espertise che contribuisce alla diffusione di buone pratiche. C on l’iniziativa di oggi intendiamo condividere i presupposti teorici che sostengono il coinvolgimento della persona affetta da patologia cronico-degenerativa nel proprio percorso di cura, affinché diventi un alleato prezioso nell’insegnamento e nello sviluppo professionale degli studenti infermieri. Nello stesso tempo vogliamo diffondere l’esperienza formativa che il corso di laurea in Infermieristica di Reggio E.  propone agli studenti, per sensibilizzarli  al riconoscimento  e alla valorizzazione delle competenze possedute dalla persona nella gestione del proprio percorso di cura”.

L'evento, che ha ricevuto il patrocinio dell’Ordine delle professioni infermieristiche di Reggio Emilia, dell’azienda AUSL/IRCCS di Reggio Emilia, della società italiana di pedagogia medica e del Comune di Reggio Emilia, è aperto al pubblico e si rivolge in particolare alle associazioni di volontariato  che operano con grande impegno per sostenere i cittadini nelle diverse condizioni di fragilità legati alla malattia.

A conclusione dei lavori si procederà alla premiazione dello studente vincitore del concorso Una narrazione per Procida promosso dalla Società Italiana di Pedagogia Medica.

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Articolo pubblicato da: Ufficio Stampa Unimore - ufficiostampa@unimore.it il 10/05/2018