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Unimore ricorda Marco Biagi e condanna le scritte comparse sui muri del Foro Boario

Sono trascorsi 16 anni dall’assassinio del professor Marco Biagi da parte delle Brigate Rosse. Il ricordo della sua lezione però continua a vivere attraverso la Fondazione a lui intitolata, voluta dalla famiglia e dall’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, dove ha insegnato per tanta parte della sua carriera accademica.

E ogni anno, in occasione della ricorrenza della sua scomparsa, arriva puntuale un convegno internazionale attraverso il quale colleghi ed amici riprendono ed approfondiscono temi e questioni di diritto del lavoro e di relazioni industriali in una prospettiva internazionale e interdisciplinare.

Immediata la condanna del Rettore Unimore Angelo O. Andrisano per le scritte comparse sui muri del Foro Boario: "La comunità accademica di Unimore è profondamente turbata per le ingiuriose scritte che offendevano la memoria del professor Marco Biagi. A nome mio personale e dell’intero Ateneo desidero far giungere alla vedova Biagi, ai figli e ad a tutti i famigliari del giuslavorista la nostra ferma condanna per un episodio che si iscrive in un clima di odio che da sempre accompagna in alcune frange, fortunatamente marginali, della società il ricordo di un intellettuale che ha servito con generosità lo Stato e che si è speso per l’inclusione dei giovani nel mondo del lavoro. Evocare i fatti di 16 anni fa con disprezzo per il sacrificio del nostro docente è un atto di inciviltà. Confidiamo che le forze dell’ordine possano individuare i responsabili di questo gesto indegno".

L’appuntamento è lunedì 19 e martedì 20 marzo 2018 a Modena, presso la sede della Fondazione Marco Biagi (Largo Marco Biagi 10) per un meeting dal titolo “ La valutazione della prestazione di lavoro di fronte alle trasformazioni sociali e tecnologiche: una prospettiva multidisciplinare ”.

L’incontro, che vede la partecipazione di alcuni dei più noti giuslavoristi e docenti di relazioni industriali, si propone di approfondire l'impatto dei profondi mutamenti sociali e tecnologici contemporanei sulle relazioni di lavoro, scegliendo quale punto di osservazione privilegiato il tema della prestazione lavorativa. “Tale prospettiva – sostengono gli organizzatori - investe una pluralità di questioni, come l'organizzazione della prestazione, le modalità con cui se ne valuta l’esecuzione, le forme in cui la prestazione di lavoro si integra in ambiti complessi e sempre più dematerializzati e "virtuali", i rapporti che si instaurano tra individui e gruppi all'interno di ambienti in cui convivono soggetti di sempre più varia estrazione e provenienza, le garanzie da apprestare affinché tutte queste trasformazioni abbiano luogo nel rispetto dei diritti delle persone e dei lavoratori”.

Nelle due giornate di studio, che sono state aperte dalla celebrazione di una Messa a ricordo  nella Chiesa di San Barnaba a Modena, i relatori e gli ospiti italiani e internazionali dibatteranno alla ricerca di nuove categorie interpretative e di soluzioni regolative che tengano conto della molteplicità degli interessi che orbitano intorno al tema epocale del convegno.

Il convegno si è aperto con gli indirizzi di saluto del Magnifico Rettore Unimore prof. Angelo O. Andrisano alle ore 9.45 e del Vice Sindaco di Modena prof. Gianpietro Cavazza. Quindi alle ore 10.45, sotto la presidenza del prof. Alan Neal dell’Università di Warwick (Regno Unito), i presenti hanno assistito alla sessione di apertura dei lavori su “ La performance di lavoro nel mondo che cambia: problemi e prospettive , con gli interventi della prof.ssa Janice Bellace della Wharton School dell’Università di Pennsylvania (USA) e del prof. Tiziano Treu, presidente della International Society of Labour and Social Security Law. E' stato poi il prof. Edoardo Ales dell’Università di Cassino a nome della Fondazione Marco Biagi a presentare il programma della conferenza.

Alle ore 12.00 il prof. Jaques Rojot dell’Università Parigi II Pantheon-Assas (Francia) ha coordinato gli interventi del prof. Tommaso Fabbri di Unimore, del dott. Alessandro Fiorelli di JobValue – Jobpricing e della dott.ssaYlenia Curzi di Unimore nella sessione di presentazione dell’indagine Performance Management in Italia , svolta dalla Fondazione Marco Biagi e Job Pricing.

I lavori riprenderanno nel pomeriggio e proseguiranno anche martedì 20 marzo attraverso 8 sessioni parallele che approfondiranno vari aspetti tra cui: Il diritto alla privacy secondo il regolamento Europeo; rimedi e protezione contro la valutazione della performance ingiusta; diritti sociali nell’ambiente tecnologico e sociale che cambia; controllo della performance e digitalizzazione; skills e performance; retribuzione ed incentivi; organizzazione digitale del lavoro, ridefinizione del contratto di lavoro.

Nel pomeriggio del 20 marzo sono previste le conclusioni di questa intensa due giorni con due sessioni plenarie che inizieranno, la prima alle ore 14.30 su “ Valutazione della performance del lavoratore nell’ambiente lavorativo che cambia: il punto di vista degli stakeholder ”, coordinata dal prof. Tommaso Fabbri, docente di Unimore e membro del comitato scientifico della Fondazione Marco Biagi, che vedrà l’intervento del dott. Carlo Bozzoli, Global Chief Information Officier di Enel, dal titolo “ The Roadmap to the Digital Transformation in Enel , in cui Enel racconta il suo viaggio di trasformazione verso un’organizzazione Agile.

La sessione conclusiva “ Valutazione della performance del lavoratore nell’ambiente lavorativo che cambia: la prospettiva dal punto di vista accademico ”, presieduta dal prof. Manfred Weiss della J. W. Goethe University di Francoforte sul Meno (Germania), inizierà alle ore 15,30, e raccoglierà un confronto tra autorevoli esperti: prof. Frank Hendrickx dell’Università di Leuven (Belgio), prof. Ralf Rogowski dell’Università di Warwick (Regno Unito, prof. Csilla Kollonay-Lehoczky dell’Università Centrale Europea di Budapest (Ungheria), prof. Antonio Lo Faro dell’Università di Catania, prof. Sergio Destefanis dell’Università di Salerno, prof. Valeria Filì dell’Università di Udine, dott.ssa Ylenia Curzi di Unimore e prof. Riccardo Del Punta dell’Università di Firenze.

Articolo pubblicato da: Ufficio Stampa Unimore - ufficiostampa@unimore.it il 15/03/2018