"Il lavoro delle donne si è svalutato?" se ne parlerà al DEMB il 3 dicembre
L’ultimo appuntamento prima della pausa natalizia dei Seminari di Economia Politica, proposti dal Dipartimento di Economia Marco Biagi di Unimore, focalizzerà la sua attenzione sulla discriminazione salariale delle donne con una analisi sul personale di una grande azienda russa.
L’incontro, che si terrà martedì 03 dicembre alle ore 14.15 in Aula I (II° piano, sede di via Fontanelli) del Dipartimento di Economia Marco Biagi, sarà condotto dal prof. Hartmut Lehmann della Università di Bologna, della National Research University Higher School of Economics di Mosca - NRU HSE e dell’Institute of Labor Economics di Bonn che ha svolto una approfondita analisi dal titolo “Is Women's Work Devalued? Evidence from Unique Personnel Data of a Russian Firm during Transition (1990-2006)” ovvero “ Il lavoro delle donne si è svalutato? Evidenza empirica da un dataset su informazioni sul personale per una azienda russa nel periodo di transizione (1990-2006) ”
“L'articolo utilizza un dataset unico – afferma il prof. Hartmut Lehmann dell’Università di Bologna - su informazioni del personale in una grande azienda russa nel periodo 1990-2006. Le informazioni del dataset permettono di analizzare il differenziale salariale tra uomini e donne durante la carriera dei lavoratori. Il dataset permette di individuare i principali tipi di occupazione (es. operai e tecnici) ed anche a livelli più disaggregati all'interno dei gruppi di lavoratori. Nel caso analizzato il differenziale salariale tra uomini e donne ha iniziato ad aumentare durante il periodo di transizione ed ha raggiunto un picco del 45% del salario medio delle donne nel 1998. Verso la fine del periodo analizzato il differenziale salariale è sceso a circa il 20%. Il differenziale salariale osservato non è spiegato da caratteristiche demografiche come età, educazione, stato civile e numero di figli. Tuttavia, quando le caratteristiche dell’occupazione vengono inserite nella decomposizione, il differenziale salariale “corretto” si riduce molto suggerendo che le donne sono maggiormente impiegate in occupazioni caratterizzate da minor livelli salariali”.
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Articolo pubblicato da: Ufficio Stampa Unimore - ufficiostampa@unimore.it il 29/11/2019