"Corpi e leggi, tra vulnerabilità e discriminazione", il 10 aprile a Modena
Il nuovo appuntamento del Seminario Permanente di Teoria del diritto e Filosofia pratica, il foro permanente di riflessione e discussione promosso dai professori Gianfrancesco Zanetti, Francesco Belvisi e Thomas Casadei di Unimore, prosegue con lincontro dedicato a Protect me from what I want: soggetto, legge e desiderio portando avanti il filo conduttore di questo XXIII ciclo dedicato al tema Corpi e leggi: tra vulnerabilità e discriminazione e organizzato con il supporto del CRID Centro di Ricerca Interdipartimentale su Discriminazioni e vulnerabilità.
Lincontro, che si terrà mercoledì 10 aprile 2019 alle ore 12.00 presso lAula B del Complesso San Geminiano (via San Geminiano, 3) a Modena, vedrà come relatore il prof. Alberto Andronico della Università di Catania. Lanalisi prenderà spunto dal fascicolo monografico Teoria e critica della regolazione sociale n.2/2017: la legge è di Lacan. Psicoanalisi e teoria del diritto.
Lobiettivo di questo incontro - spiega il prof. Gianfrancesco Zanetti, Direttore del CRID - di provare a entrare, mediante lopera psicanalitica di Jacques Lacan, nel recente dibattito intorno alla trasformazione dei modelli di regolazione sociale e alleffettiva partecipazione dei destinatari al processo di elaborazione delle regole. Vi è una tendenza consolidata a presupporre come data la capacità dei soggetti di partecipare allazione collettiva e dunque alla costruzione di quelle credenze condivise da cui dipende, in definitiva, la possibilità che il diritto riesca effettivamente a fornire ragioni per lazione. Il seminario si propone di mostrare quanto questa capacità, in realtà, sia tuttaltro che acquisita.
I seminari si inseriscono nel Progetto PRIN 2015 Soggetto di diritto e vulnerabilità: modelli istituzionali e concetti giuridici in trasformazione e sono realizzati in collaborazione con la Scuola di dottorato in Scienze giuridiche.
Alberto Andronico è Professore Ordinario di Filosofia del diritto presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell'Università degli Studi di Catania. Dal 2007 al 2015 è stato Presidente del Centro Studi di Teoria e Critica della Regolazione sociale e dal 2014 è condirettore editoriale della relativa Rivista, dopo esserne stato fin dalla fondazione caporedattore; è condirettore, inoltre, della collana Antropologia della libertà (Mimesis, Milano-Udine) e membro del comitato di redazione della collana JURA Temi e problemi del diritto (ETS, Pisa).
È autore dei volumi La decostruzione come metodo. Riflessi di Derrida nella teoria del diritto (Giuffrè, Milano 2002), La disfunzione del sistema. Giustizia, alterità e giudizio in Jacques Derrida (Giuffrè, Milano 2006), Viaggio al termine del diritto. Saggio sulla governance (Giappichelli, Torino 2012) e Dalla norma all'ordinamento. Una lettura della Dottrina pura del diritto del '34 (Torre, Catania 2017), e di numerosi contributi in volumi collettanei e articoli pubblicati nelle più prestigiose riviste di settore. Si è occupato prevalentemente delle concezioni giuridiche postmoderne e dellattuale trasformazione del sistema delle fonti del diritto, dedicando particolare attenzione al legame tra teoria della norma e teoria della governance.
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Articolo pubblicato da: Ufficio Stampa Unimore - ufficiostampa@unimore.it il 09/04/2019