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A Filosofia del diritto si parlerà di vulnerabilità "situata", il 2 maggio a Modena

Il nuovo appuntamento con il Seminario Permanente di Teoria del diritto e Filosofia pratica, il foro permanente di riflessione e discussione creato dai docenti del CRID, che vede coinvolti i professori Gianfrancesco Zanetti, Francesco Belvisi e Thomas Casadei di Unimore, prosegue con l’incontro dedicato ai contesti e alle soggettività situate proseguendo il filo conduttore di questo XXII ciclo sul tema “Sulla vulnerabilità: contesti, pratiche, istituzioni”.

L’incontro, che si terrà mercoledì 2 maggio 2018 alle ore 12.00 presso l’Aula B del Complesso San Geminiano (via San Geminiano, 3) a Modena, vedrà il prof. Vincenzo Pacillo di Unimore affrontare il tema dei contesti e delle soggettività situate, in relazione al concetto di “vulnerabilità”, il filo conduttore del ciclo di quest'anno , prendendo spunto dal volume di prossima pubblicazione del prof. Gianfrancesco Zanetti, dal titolo “Percezione e Vulnerabilità. I cinque sensi come figure della vulnerabilità situata”. A coordinare l’incontro sarà il prof. Thomas Casadei di Unimore.

“Il nostro ordinamento giuridico  - afferma il prof. Vincenzo Pacillo di Unimore - ha iniziato ad utilizzare solo di recente l'espressione "soggetti vulnerabili" per identificare particolari categorie di persone meritevoli di tutela specifica. In questo senso, si può ben dire che la nozione di vulnerabilità è stata solo di recente "situata" esplicitamente all'interno del tessuto normativo nazionale: tale dinamica è peraltro stata dovuta al continuo ed articolato dialogo tra legislatore italiano ed organi sovranazionali, i quali hanno già da tempo utilizzato la vulnerabilità come categoria connessa a forme di tutela specifica radicate nel principio del rispetto della dignità umana. Proprio a questo dialogo occorre guardare per individuare e "situare" le nuove forme di vulnerabilità che progressivamente sorgono in questa complessa post-modernità”.

Vincenzo Pacillo è Docente di Diritto ecclesiastico e delle religioni, Diritto canonico, Diritto Europeo dell’immigrazione e Law and Religion presso il Dipartimento di Giurisprudenza di Unimore. È membro del Consiglio Direttivo dell’Istituto DiReCom – Istituto Internazionale di Diritto Canonico e Diritto Comparato delle Religioni. Tra i suoi numerosi contributi si ricordano in particolare: Stato e Chiesa cattolica nella Repubblica e Cantone Ticino. Profili giuridici comparati, Eupress Lugano CHE, 2009; Buon costume e libertà religiosa. Contributo all'interpretazione dell'art. 19 della Costituzione italiana, Giuffrè, Milano, 2012; The Study of Religious Laws in the Italian University: Current Doubts (and Certainties), in “Quaderni di diritto e politica ecclesiastica”, 2017, pp. 43-60.

Gianfrancesco Zanetti è Docente di Philosophy of Law e Teoria dell’argomentazione normativa presso il Dipartimento di Giurisprudenza di Unimore. Dirige il CRID – Centro di Ricerca Interdipartimentale su Discriminazioni e vulnerabilità dell’Università di Modena e Reggio Emilia, sin dalla sua fondazione. Tra i suoi più recenti volumi, si segnalano in particolare: Eguaglianza come prassi. Teoria dell'argomentazione normativa (Il Mulino Bologna, 2015); L'orientamento sessuale. Cinque domande tra diritto e filosofia (Il Mulino Bologna, 2015). È autore del libro, di prossima pubblicazione, Percezione e vulnerabilità. I cinque sensi come figure della vulnerabilità situata.

Per maggiori informazioni e contatti: dott.ssa Serena Vantin: segreteria.crid@unimore.it. 

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Articolo pubblicato da: Ufficio Stampa Unimore - ufficiostampa@unimore.it il 27/04/2018