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"Gli effetti della crisi economica sulla salute: evidenza e implicazioni politiche", ad Economia il 20 febbraio

Una redistribuzione della ricchezza e strumenti di protezione sociale più forti sono necessari per salvaguardare la salute della popolazione in momenti di recessione economica, è quanto emerge da uno studio che sarà oggetto di approfondimento del primo appuntamento con il ciclo di Seminari di Economia Politica del Dipartimento di Economia Marco Biagi di Unimore.

 

L’incontro, che si terrà martedì 20 febbraio 2018 alle ore 14.15 presso l’Aula 4 del Dipartimento di Economia Marco Biagi (via Berengario 51 – ala est) a Modena, vedrà il dott. Roberto De Vogli dell’Università di Padova, affrontare il tema “Gli effetti della crisi economica sulla salute: evidenza e implicazioni politiche”.


Nel 2008 il mondo ha sperimentato la peggiore crisi finanziaria dai tempi della Grande Depressione. La crisi - afferma il dott. Roberto Vogli dell’Università di Padova - è spesso descritta in relazione ad alcuni fattori di rischio relativamente prossimi, ma esistono anche fattori di rischio più distanti, come i flussi indiscriminati di capitale, l’eccessiva deregolamentazione finanziaria e l’elevato grado di concentrazione della ricchezza nelle mani della fascia più ricca della popolazione. La crisi è dunque un prodotto delle politiche neo-liberiste e dell’ideologia di autocorrezione dei mercati che ha guidato le riforme macroeconomiche dagli anni ’70. Evidenze empiriche mostrano che la recessione ha portato ad un aumento della disoccupazione e dei suicidi, specialmente in Europa e USA. I paesi più colpiti, come Italia e Grecia, hanno sperimentato elevati aumenti nei tassi di mortalità per suicidio e per problemi di salute mentale. Tuttavia, le analisi empiriche basate sugli effetti dei precedenti cicli di crisi economica suggeriscono che le crisi non sono necessariamente caratterizzate da una diminuzione dell’aspettativa di vita alla nascita. Trend più favorevoli sembrano più probabili nei paesi con una distribuzione più egualitaria del reddito e forme di protezione sociale più forte. L’evidenza proveniente da Europa e Italia mostra come gli investimenti in spesa sociale si associno ad una riduzione della correlazione tra disoccupazione e suicidi, durante le crisi. Nuove regolamentazioni a livello nazionale e a livello globale sono dunque necessarie per prevenire future crisi finanziarie. Una redistribuzione della ricchezza e strumenti di protezione sociale più forti sono necessari per salvaguardare la salute della popolazione in momenti di recessione economica”.

Categorie: avvisi

Articolo pubblicato da: Ufficio Stampa Unimore - ufficiostampa@unimore.it il 19/02/2018