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Cura educativa per l’esecuzione penale esterna in un convegno giovedì 4 maggio

Il trattamento del reato pone al centro una prospettiva di “cura” educativa in grado di stimolare l’emancipazione e l’affrancazione dall’esperienza detentiva. Sarà questo il tema al centro del convegno “ La cura educativa per l’Esecuzione Penale Esterna. Tra analisi e messa a punto del setting pedagogico ” che si terrà giovedì 4 maggio 2017 a partire dalle ore 9.00, promosso da Unimore – Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia presso il Palazzo Universitario Dossetti, (viale Allegri 9), a Reggio Emilia.

L’appuntamento - che si delinea nell’ambito della Pedagogia generale sociale e dell’Educazione degli Adulti - nasce nel solco della collaborazione che coinvolge l’Accademia e il Terzo settore, nello specifico il Dipartimento di Educazione e Scienze Umane Unimore e la Cooperativa di solidarietà sociale L’Ovile impegnata con i soggetti post-Opg e in EPE - esecuzione penale esterna e il loro reinserimento sociale e muove dal percorso teorico e pratico raccolto nel volume pubblicato per Franco Angeli nel 2016, La cura educativa per il reinserimento sociale di detenuti in Esecuzione Penale Esterna. Tra analisi e messa a punto del setting pedagogico di Laura Cerrocchi, docente di Pedagogia generale e sociale all’Unimore, e da Francesca Cavedoni, Responsabile Area Carcere e Accoglienza de L’Ovile, ideatrici scientifiche e professionali dello studio e dell’incontro, che ha accolto gli scritti di accademici e il contributo di professionisti del settore dei servizi.

Il focus – ha spiegato la prof.ssa Laura Cerrocchisarà sia sul modo in cui studi, leggi, ricerche, progetti ed esperienze sul campo hanno tenuto conto del ruolo e del contributo dei processi e delle pratiche dell’educazione sia circa la necessità di ritornare sull’idea di persona e sull’analisi e messa a punto del modello di comunità in ottica pedagogica. Il convegno si pone come contributo all’educazione (permanente) degli adulti e in età adulta, sia in quanto prospettiva, tipicamente pedagogica, a cui educare l'intera società, sia in quanto processo e pratica "meta" (formazione iniziale e in servizio di adulti che andranno a educare altri adulti) richiamando l’importanza della formazione delle figure a valenza pedagogica che, anche nel Dipartimento di Educazione e Scienze Umane di Unimore, vengono formate alle professioni di Educatore sociale e Pedagogista”.

Ai saluti delle autorità accademiche e del Comune di Reggio Emilia e dei rappresentanti de l’Ovile e della Società Italiana di Pedagogia, seguiranno i lavori con le relazioni di Laura Cerrocchi Unimore, La cura educativa per l’EPE. Il contributo della Pedagogia e dell’Educazione degli Adulti: tra analisi del conflitto e messa a punto del modello di comunità, Salvatore Vasta Unict, Ritmo e reclusione. La natura 'vascolare' del tempo, Barbara Chitussi Unimore, Michel Foucault e le alternative alla prigione, Francesca Cavedoni Coop. L’Ovile, Il reinserimento sociale in Esecuzione Penale Esterna. La prospettiva pedagogica nell'esperienza educativa della Cooperativa L'Ovile, Caterina Pongiluppi Unimore, Il principio educativo in materia penale e la Giustizia Riparativa, Daniela Calzelunghe DGMC e UDEPE Reggio Emilia, Da detenuti in Esecuzione Penale Esterna a Persone in Esecuzione Penale EsternaStefano Rambelli Cooperativa Generazioni, L'esperienza, nella Regione Emilia Romagna, di Casa Zacchera nel passaggio fra Opg e Rems: dalla sperimentazione alle prospettive future, Giorgio Pieri Papa Giovanni XXIII, Rimini, Comunità Educante con i carcerati: un’alternativa al carcere, Laura Vaira Casa di Reclusione di Milano-Bollate e Cooperativa Dike, Pratiche di Giustizia Riparativa in Area Penale Esterna. Strumenti, opportunità e rischi nel raccordo con gli operatori del trattamento .

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Articolo pubblicato da: Ufficio Stampa Unimore - ufficiostampa@unimore.it il 02/05/2017